L’Associazione

L’Associazione Nuovo Welfare nasce nel 2001 da un gruppo ristretto di persone accomunate dalla convinzione che un’altra società è possibile, più giusta e solidale.

Oggi ruotano attorno all’Associazione ricercatori, esperti e operatori, docenti universitari, economisti e sociologi, parlamentari e amministratori pubblici che condividono, tutti, una “certa” idea di welfare: un welfare rinnovato e più ampio, strettamente connesso alla qualità della vita, alle opportunità, ai percorsi di empowerment e di inclusione sociale, ai diritti.

Un welfare che rifiuti un modello competitivo delle politiche sociali, dove il pubblico si contrappone al privato e il privato al terzo settore, che non veda progressivamente ridursi i finanziamenti e l’impegno pubblico, ma che ampli i diritti e, parallelamente, le opportunità di battersi per immaginarne di nuovi.

I principali messaggi che intendiamo veicolare: favorire la conoscenza dei modelli di welfare già esistenti e diffondere la cultura del sociale, attraverso un approccio che tenga conto della qualità, della partecipazione dei cittadini, del ruolo del terzo settore; costruire un modello di strategia d’intervento sociale fondato sui tavoli di programmazione, sul coinvolgimento della cittadinanza attiva, sulla sussidiarietà come opportunità per allargare e rilanciare le politiche sociali e pubbliche.

Consideriamo chiave di lettura per l’interpretazione di una nuova domanda di sociale le trasformazioni in atto nel mondo del lavoro, dell’assistenza e della sanità, della salvaguardia dell’ambiente e della qualità della vita, l’analisi dei fenomeni migratori, i cambiamenti nel sistema scolastico e universitario, l’impatto sul sociale delle nuove tecnologie.

L’Associazione Nuovo Welfare svolge attività di studio, ricerca, formazione, progettazione, facilitazione e comunicazione nel campo delle politiche sociali.

L’obiettivo è di costruire, ripensare, combinare e trasferire strumenti e metodi funzionali a supportare la ricerca di soluzioni e risposte innovative ai bisogni sociali. L’innovazione sociale, così come ogni tipo di innovazione, segue diverse fasi. Quando si parla di servizi a supporto dell’innovazione sociale si fa, dunque, riferimento al ciclo di vita di un’idea: dalla sua generazione e progettazione, all’implementazione, alla valutazione, alla formazione, alla comunicazione.

Metodologia di lavoro

  • Nell’ambito della progettazione viene utilizzato l’approccio del Project Cycle Management (PCM) che permette di integrare i principi di gestione e gli strumenti propri del project management con le tecniche di progettazione partecipata, capaci di coinvolgere fin dalle prime fasi del processo i potenziali beneficiari.
  • Nell’ambito delle attività di studio e ricerca vengono condotte analisi di caso, indagini previsionali, interviste narrative, focus group, studi comparativi, analisi statistiche, ricerche valutative, raccolte di buone prassi, ricerche desk, monitoraggio di siti web, analisi del contenuto.
  • Nell’ambito della formazione viene utilizzato un approccio fortemente inclusivo, pratico e interattivo, che si basa sui concetti di scambio, apprendimento collaborativo ed edutainment, e si avvale in maniera intensiva di simulazioni e case studies.